L’accoglienza in Italia si è progressivamente svuotata sia nei numeri sia nella qualità dei servizi offerti alle persone che chiedono protezione nel nostro Paese.
A oggi, l’ospitalità nel Sistema ordinario di Accoglienza (SAI) è concessa esclusivamente a coloro che hanno già ottenuto lo status di rifugiatə e a persone con particolari vulnerabilità. Tuttə lə altrə, se sono fortunatə, si vedranno assegnato un posto letto in un centro governativo, dove sono state soppresse l’assistenza psicologica e sociale e le scuole di lingua. Ma i centri di accoglienza straordinaria sono saturi, oltre che fatiscenti e spesso chi chiede protezione non ha altro posto che non sia la strada.
È su questa base che nasce “Baohaus – Includere è di casa“, il Programma abitativo di Baobab Experience dedicato all’autodeterminazione di rifugiatə e richiedenti asilo.
Attraverso l’accoglienza in appartamenti privati ci si propone di supportare persone migranti regolarmente soggiornanti sul territorio nazionale nella rimozione degli ostacoli che ne impediscono la realizzazione personale, costruendo – attraverso opportunità di job placement, interventi formativi e professionalizzanti, spazi di socialità – percorsi individuali di autonomia economica e abitativa per (e con) lə beneficiariə. Il Progetto – reso possibile grazie all’Otto per Mille Valdese e alla Fondazione Gabriel – rappresenta una buona pratica del “fare accoglienza” e si pone anche come strumento di denuncia rispetto a malpractice e comportamenti discriminatori che precludono il positivo inserimento dellə rifugiatə.












